Il Patriziato di Sigirino
Il territorio
Sigirino è un quartiere di circa 700 abitanti del comune Svizzero di Monteceneri, nel Canton Ticino. Si trova all’inizio della Carvina, nella parte superiore della Valle Vedeggio.
VIANCO
Un tempo vi era un grande ristorante con il gioco delle bocce trasformato in una bella casa d’appartamenti. Su questo nucleo svetta il campanile che sembra osserva con attenzione i vari cambiamenti.
OSIGNANO
Osignano è un piccolo insediamento in posizione appartata in cui spicca un’architettura rurale ben conservata. Il centro abitato si compone di case in pietra in parte a vista, collegate tra loro da strette viuzze acciottolate.
ll nucleo storico si suddivide in due parti: quella inferiore presenta gli edifici rurali più modesti, mentre quella superiore, sul pendio, le costruzioni più imponenti, alcune delle quali sono collegate tra loro a formare una lunga schiera bianca che defisce il profilo paesaggistico del luogo, parte dell’Inventario federale dei siti svizzeri d’importanza nazionale (ISOS).
MASTARINO
Qui sorge la chiesa parrocchiale di S. Andrea, patrono di Sigirino. Un tempo c’era la scuola e anche il municipio perciò era un po’ il cuore del comune. Resta la chiesa di S. Andrea con tutto il complesso monumentale: ossario, casa parrocchiale e cimitero.
AL DOSSO o TAVERNE SUPERIORE
Arrivando da Sud, prima del gigantesco ponte faunistico ecco svettare una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista e sulla parte opposta un dosso.
Siamo al Dosso o Taverne Superiore e una fermata al ristorante omonimo, proprietà del Patriziato, per gustare un buon pranzo non può mancare.
Altitudine
445 m s.l.m.
Superficie
8,7 km²
Confini giurisdizionali
Torricella-Taverne, Mezzovico-Vira, Arosio, Indemini, Magadino, Rivera, Capriasca
Cosa rappresenta lo stemma?
Sul gonfalone di Sigirino è raffigurata la croce di S. Andrea. È il patrono di Sigirino e la chiesa principale del paese è a lui dedicata. S. Andrea morì su una croce a forma di X.
La torre rappresenta le torrette di segnalazione costruite con i sassi, dove durante le guerre alcune sentinelle si appostavano per sorvegliare l’arrivo del nemico e poi avvisare gli abitanti del paese.
A Sigirino ce n’erano due: una vicino alla sponda destra del fiume Vedeggio in zona Caslett (Castelletto) e una sopra il paese Castellaccio.
Il patriziato
Cos'è il Patriziato?
Il Patriziato è un ente pubblico autonomo nei limiti stabiliti dalla costituzione e dalle leggi, proprietario dei beni di uso comune da conservare e utilizzare con spirito vicinale a favore della Comunità, che si occupa della gestione del territorio e degli stabili di sua proprietà ed è stato costituito nel 1845.
Diritti e doveri del Patriziato
Sono regolati dalla Legge Organica patriziale (LOP) del 1992: “Il Patriziato è una corporazione di diritto pubblico, autonoma nei limiti stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi, proprietaria di beni d’uso comune da conservare e utilizzare con spirito viciniale a favore della comunità” ed ha il compito di organizzare il buon governo dei beni patriziali, di garantire l’uso pubblico e valorizzare le tradizioni locali”.
Il ruolo del patriziato nella vita comunale
Il Patriziato è un istituto che affonda le sue radici nella storia più autentica del nostro paese. Anticamente era definito come vicinato o vicinia. E’ una corporazione di diritto pubblico che gestisce beni d’uso comune ed ha assunto questo nome dopo la Rivoluzione francese e specificatamente in seguito all’atto di Mediazione del 19 febbraio 1803 proposto da Napoleone Bonaparte.
Non è da classificare, come la sua apparente discriminazione tra cittadini patrizi e non patrizi potrebbe lasciare intendere, quale ente elitario. Ne discende la conferma che nel rispetto delle nuove concezioni democratiche, con l’introduzione della prima legge organica del Patriziato (LOP) del 1. giugno 1835, delle sue modifiche e segnatamente con la quarta legge entrata in vigore il 1. gennaio 1995, oggi è possibile acquisire la cittadinanza patriziale per concessione a poche determinate condizioni (art. 43 LOP).
Amministrazione
L’Ufficio Patriziale è composto da 3 membri e due supplenti
Dave Pedevilla
Presidente
Prisca Albertolli
Vicepresidente
Marilena Cassis
Segretaria
Nivardo Albertolli
Supplente
Marco Antonietti
Supplente
Quali sono i compiti dell’ufficio patriziale?
L’ufficio patriziale:
- è l’organo esecutivo del patriziato;
- dirige l’amministrazione, prende ogni provvedimento a tutela dell’interesse della corporazione, comprese le procedure amministrative;
- formula le sue proposte o fa rapporto su ogni oggetto di competenza dell’assemblea o del consiglio patriziale;
- esegue o fa eseguire le risoluzioni dell’assemblea o del consiglio patriziale;
- dà ragguagli sull’amministrazione all’assemblea o al consiglio patriziale con un rapporto scritto annuale;
- decide sulla regolarità e ricevibilità della domanda di cui all’art. 70 cpv. 1 lett. b);[59]
- esercita le competenze a lui particolarmente conferite dal regolamento o da altre leggi.
In particolare:
- organizza il buon governo dei beni patriziali e ne garantisce l’uso pubblico;
- provvede all’incasso delle imposte patriziali e dei crediti, soddisfa gli impegni nei limiti del preventivo, come pure all’impiego dei capitali, e vigila sulla conversione dei prestiti;
- allestisce ogni anno il conto preventivo e il conto consuntivo;applica i regolamenti patriziali e punisce con multa i contravventori alle leggi e ai regolamenti stessi;
- nomina i dipendenti e assegna gli incarichi;
- approva i piani di assestamento dei boschi e i piani di sistemazione alpestre;
- procede alle aggiudicazioni in seguito a concorso, a licitazione o a trattativa privata giusta le norme della presente legge nonché della legge sulle commesse pubbliche del 20 febbraio 2001;
- allestisce e aggiorna il registro dei patrizi;
- procede ogni quattro anni al controllo dei confini dei fondi di proprietà del patriziato, di propria iniziativa o quando fosse richiesto dai confinanti o dall’autorità di vigilanza;
- conserva e aggiorna l’archivio patriziale;fissa la sportule di cancelleria.
La commissione della gestione
La commissione della gestione è composta da 3 membri
Maria Avena Moghini
Membro
Roberto Ghezzi
Membro
Renato Marielloni
Membro
Quali sono i compiti della commissione della gestione?
L’esame della gestione è affidato alla commissione della gestione. A tale scopo le è conferita la facoltà di esame degli atti dell’amministrazione patriziale, i verbali e gli archivi.
La commissione si pronuncia:
- sul preventivo;
- sulle proposte per oggetti che richiedono una decisione dell’assemblea o del consiglio patriziale in virtú dell’art. 68 quando l’esame non rientri nella competenza esclusiva di un’altra commissione;
- sul consuntivo.
Famiglie patrizie
Attualmente il Patriziato di Sigirino conta circa 70 fuochi per un totale di 143 Patrizi di cui una quarantina residenti.
Le prime famiglie che vennero chiamate a far parte del Patriziato, al momento della sua nascita, sono qui elencate in ordine alfabetico.
esistenti
Albertolli
Antonietti
Bianchini
Braga
Ghezzi
Marielloni
Moghini
Pedevilla
Pedretti
estinte
Alberti
Albertoni
Bonomini
Cortazzi (Cortaccia)
De Valmagionis
Ferrari
Gieppi
Giovanardi (Suanardi)
Guarini
Magistretti
Meliori
Morella
Pagano (i)
Serena
Valegia
esistenti
estinte
Alberti
Albertoni
Bonomini
Cortazzi (Cortaccia)
De Valmagionis
Ferrari
Gieppi
Giovanardi (Suanardi)
Guarini
Magistretti
Meliori
Morella
Pagano (i)
Serena
Valegia
Le proprietà
Le proprietà patriziali sono costituite da tre stabili abitativi ed un ritrovo pubblico per un totale di 932 mq su una superficie totale in zona edificabile di 4’241 mq.
La rimanente superficie è composta da boschi e selve oltre al rustico dell’alpe Farè e della stalla al Prad di Pom.