Proprietà del Patriziato
Fondo Pezza – Secondo una convenzione del 26 gennaio 1612 questo terreno era di proprietà di tale Matteo Braga fu Giacomo il quale aveva istituito eredi universali i suoi figli maschi, in mancanza di questi suo nipote Sebastiano ed i suoi discendenti in perpetuo.
Il testatore, in “ragione di legato” ha disposto per amor di Dio ed in suffragio dell’anima sua, che si faccia ed ergasi un altare o nella chiesa di Sant’Andrea a Sigirino o nella Chiesa di Santa Maria del Poggiale. E che il detto erede sia obbligato a far celebrare una Messa in ciascuna settimana ed in perpetuo al detto altare.
Premesso che mandando il detto erede per anni due e due volte che non faccia o non procuri sia fatto, ed insomma tralasci i suddetti legati delle Messe quanto all’ofizio, ha detto, ha voluto ed ha lasciato che sia tolta, a tolta, concaduta ed in effetto sia devoluta alla detta Chiesa di Sant’Andrea di Sigirino Valle di Lugano una praderia del detto testatore chiamata la “Pezza” con sopra cassina e stalla.
Premesso che per il verificarsi delle condizioni apposte dal fondatore, il fondo la “Pezza” compreso nel mappale No. 59 di mq. 45’482 passò infatti alla Chiesa, che ne divenne unica ed esclusiva proprietaria ed assunse a suo carico l’adempimento degli oneri del legato Braga. Al momento del trapasso della “Pezza” dagli eredi Braga alla Chiesa di Sant’Andrea di Sigirino, l’amministrazione del legato venne assunta dall’ufficio patriziale di Sigirino, presso il quale rimase fino al presente.
Il Patriziato ha poi fatto iscrivere la citata “Pezza” in sua proprietà presso il Registro fondiario ma ha anche sempre riconosciuto l’onere del versamento di un canone annuo alla Parrocchia, per la soddisfazione degli oneri previsti dal fondatore del legato Braga.
Premesso che le parti riconoscono l’opportunità di una situazione che liberi la “Pezza” da ogni onere, dietro versamento di una determinata somma a favore del legato Braga, il cui reddito deve essere impiegato unicamente all’adempimento degli oneri di fondazione del legato, il Patriziato di Sigirino, con decisione del 05 gennaio 1957 – rogito No. 269 del notaio avv. Camillo Jelmini di Lugano, decise di versare l’importo di Fr. 10’000.00 a proscioglimento di ogni onere futuro dipendente dal possesso e dominio della “Pezza” in Sigirino.
Nel corso degli anni ’60 si è proceduto alla vendita di parte del sedime “Pezza” e con il ricavato si è proceduto alla costruzione della casa Patrizia ed alla riattazione della casa a Mastarino.