“Un procedere più disteso subentrava con Sigirino: il cammino si faceva più sicuro e affidabile, correva più in alto, protetto dagli sfoghi dei riali laterali. Era seguito da Sorencina e Soresino. Sono nomi di luoghi che ci suggeriscono in qual forte misura i nostri dialetti avessero fino a ieri varianti locali anche a distanze ridotte: dietro queste voci (in antico Sigirin verrà scritto Sezelino) balena infatti una identica voce, il latino selicina, la strada che è fatta con selce, la strada che è stata coperta con ciottoli e che, pertanto, è quanto mai sicura. Nomi, questi della lode alla strada selciata, che troviamo in altre zone, in Piemonte, nelle campagne di Romagna: sono sì qualifiche latine ma poi sono state maneggiate a lungo da artigiani e militari longobardi. Sullo sfondo affiora il compiacersi di chi si sposta a piedi: può godere di una strada sicura, senza buche, regolare, cui può affidarsi.” (pag. 85)
“Ancora: silex “selce” > selicino > sezelino > Sigirino, la località nella valle del Vedeggio (presso Lugano).” (pag.29)
Nomi di luoghi e di famiglie e i loro perché
Lombardia – Svizzera Italiana – Piemonte
di Ottavio Lurati
Fondazione Ticino Nostro